Piazza del Gesù a Napoli, un tempo zona d’ingresso alla città greco-romana, è la partenza ideale verso il centro antico di Napoli che si sviluppa lungo tre strade parallele (corrispondenti alle plateiai greche, decumani nel periodo romano), intersecate ad angolo retto da altre vie (le sienopoi o cardini).

Il tracciato di queste strade si conserva ancora oggi mantenendo, dopo duemilacinquecento anni, la stessa configurazione ideata da Ippodamo da Mileto, architetto greco della fine del VI secolo a.C.
PIAZZA DEL GESÙ NEL CENTRO DI NAPOLI
La piazza del Gesù introduce quindi al primo decumano, che ha assunto per la sua funzione separatrice al centro della città il nome di “Spaccanapoli”.
Attualmente piazza del Gesù – ed è questo il suo particolare fascino – offre nel suo insieme diverse tipologie stilistiche: al di là delle mura, il complesso del monastero di Santa Chiara con la sua chiesa medioevale in tufo; di fronte, il quattrocentesco palazzo della famiglia Sanseverino, principi di Salerno, trasformato nella chiesa del Gesù alla fine del XVI secolo; al centro, una delle tipiche architetture urbane tardo-barocche napoletane, la guglia dell’Immacolata, realizzata dagli architetti Giuseppe Genuino e Giuseppe di Fiore con decorazioni scultoree di Matteo Bottiglieri e Francesco Pagano.
Questo monumento, commissionato dai padri gesuiti nel 1743, gigantesca fusione d’architettura e scultura di oltre trenta metri di altezza, è una delle tre guglie realizzate in città: una vera e propria “macchina da festa” costruita in pietra.