I1 monastero di Santa Maria Donnaregina Vecchia fa parte del più grande complesso di San Pietro del Monte di Donna Regina. Zona occupata dalle monache basiliane, poi benedettine e infine francescane, il violento terremoto del 1293 distrusse l’antico insediamento. Maria d’Ungheria, moglie di Carlo II d’Angiò, finanziò la ricostruzione nel 1307.
L’interno presenta l’essenzialità francescana nella navata unica, soffitto a capriate lignee e abside pentagonale con volte a crociera costolonate.

Sulla navata sinistra della chiesa è collocato il sepolcro di Maria d’Ungheria di Tino da Camaino, eseguito come consueto nella tipologia di monumento funebre a tabernacolo, con il defunto giacente e i familiari raffigurati sul sepolcro; l’opera, realizzata in collaborazione con l’architetto Gagliardo Primario, è del 1326.
Il pronao della chiesa sostiene il coro medievale elevato a un livello superiore che si affaccia sulla navata; qui si conserva uno dei più grandi cicli ad affresco eseguiti a Napoli intorno al 1320, attribuiti a Filippo Rusuti, pittore cavalliniano attivo a Roma.
La chiesa di Donnaregina, antistante la più antica, fu costruita tra il 1617 e il 1626 per adeguarsi alle mutate tipologie costruttive: la nuova chiesa barocca si appoggiava a quella gotica, che diveniva il nuovo coro delle monache.