Al termine del secondo decumano di via Tribunali si trova Castel Capuano, sorto nella seconda metà del XII secolo per volere di Guglielmo I d’Altavilla (1154-1166). Il castello-fortezza a difesa della città fu restaurato e fortificato prima da Federico II di Svevia, poi da Carlo I d’Angiò.

Abitata saltuariamente dai reali, la struttura divenne residenza gentilizia sotto Ferrante d’Aragona, che la include all’interno delle mura con la creazione dell’attuale Porta Capuana.

Durante il viceregno spagnolo Castel Capuano muta la sua destinazione e si trasforma in Palazzo di Giustizia, denominato Vicaria, funzione conservata sino a oggi quale Tribunale di Napoli. Sebbene molti ambienti siano modificati, la continuità delle attività svolte per secoli ha permesso la conservazione di alcune sale come la Regia Camera della Sommaria, oggi Salone della Corte d’Appello e la cappella della Sommaria, interamente decorata con affreschi e stucchi di Pedro de Rubiales (1547 ca.).

Altri ambienti, come la sala con le Province del Regno, conservano affreschi del XVIII secolo.