
L’Istituzione del Monte di Pietà di Napoli fu fondata nel 1539 al fine di prestare denaro senza interessi ai bisognosi, che in cambio offrivano un pegno.
Se la restituzione del denaro non avveniva entro due anni, il pegno era venduto e il denaro eccedente rispetto alla quota prestata veniva restituito al debitore.
L’architetto Giovan Battista Cavagna edifica la sede (1597-1602) che si presenta con un ampio cortile e una facciata impostata come un tempio greco, con quattro lesene e timpano triangolare; le sculture delle nicchie laterali e del frontone movimentano la facciata classica anticipando la maestosità degli interni.
La cappella quadrangolare è interamente decorata da stucchi e affreschi con le Storie della Passione (1601-1618) di Belisario Corenzio e del giovane Battistello Caracciolo.
Alle pareti-cappelle vi sono tre quadri d’altare dipinti da artisti tardo-manieristici, esponenti della pittura di devozione cara alla controriforma: l’Assunzione della Vergine di Ippolito Borghese (1603), la Deposizione di Fabrizio Santafede (1601-1603) e la Resurrezione iniziata da Girolamo Imparato e terminata da Santafede nel 1608. L’antisagrestia, la sagrestia, la sala delle Cantoniere, con pavimenti maiolicati, arredi intagliati e affreschi settecenteschi, nonché le nuove sale espositive, completano la visita di questa antica testimonianza artistica e storico-sociale.